Introduzione
La sicurezza di un sito WordPress rappresenta una priorità imprescindibile per chiunque gestisca una piattaforma online. Tra le minacce più subdole si trovano le backdoor, strumenti che consentono agli hacker di ottenere accesso al server bypassando le normali credenziali di autenticazione. Sebbene queste informazioni non fossero inizialmente previste nel piano editoriale originale, ho deciso di offrirti questo articolo come un bonus esclusivo per approfondire il tema. Qui esploreremo insieme cosa sono le backdoor, dove tendono a nascondersi e come eliminarle in modo efficace per proteggere il tuo sito da eventuali attacchi futuri.
Prima di proseguire con la lettura, ti suggerisco di dare un’occhiata anche agli altri articoli di questa serie. Sono sicuro che troverai informazioni preziose e spunti utili per approfondire ulteriormente l’argomento:
Parte 6: verificare regolarmente la sicurezza del sito.
Cosa sono le Backdoor?
Le backdoor, letteralmente “porte sul retro“, sono metodi utilizzati per aggirare i normali processi di autenticazione e ottenere accesso non autorizzato a un sistema informatico. Questi strumenti possono essere implementati intenzionalmente da sviluppatori per scopi legittimi, come la manutenzione remota, ma spesso vengono sfruttati da criminali informatici per scopi malevoli.
Vi sono diverse tipologie di backdoor:
- Backdoor software: Codice nascosto all’interno di applicazioni o sistemi operativi che consente l’accesso remoto. Ad esempio, alcune funzionalità di debug non rimosse possono fungere da backdoor.
- Backdoor hardware: Componenti fisici, come router o dispositivi di rete, che includono funzionalità nascoste per consentire l’accesso remoto.
- Backdoor malware: Spesso installate tramite trojan o worm, queste backdoor permettono agli hacker di controllare un sistema senza il consenso dell’utente.
Le backdoor possono essere progettate per eseguire una vasta gamma di operazioni, tra cui:
- Creazione di account amministrativi nascosti.
- Esecuzione di codice malevolo, come script PHP, direttamente dal browser.
- Invio di email spam utilizzando il server compromesso.
- Manipolazione di database per inserire dati dannosi o creare utenti fantasma.
Un esempio storico è il tentativo del governo degli Stati Uniti di implementare il “Clipper Chip” negli anni ’90, un sistema di crittografia con una backdoor esplicita per consentire l’accesso alle forze dell’ordine. Questo progetto fallì a causa delle preoccupazioni sulla privacy e sulla sicurezza.
Dove si nascondono le Backdoor?
Le backdoor possono essere nascoste in diverse aree di un sito WordPress:
- Temi inattivi: I temi inattivi, spesso dimenticati, sono un luogo comune in cui gli hacker possono nascondere codice dannoso.
- Plugin: I plugin non aggiornati o mal codificati possono diventare un facile bersaglio.
- Cartella uploads: Gli hacker spesso caricano file .php camuffati tra immagini e file multimediali.
- File wp-config.php: Questo file sensibile può essere manipolato per contenere codice dannoso.
- Cartella wp-includes: Qui possono essere inseriti file falsi che sembrano legittimi.
Come individuare le Backdoor
Individuare le backdoor in un sito WordPress compromesso può essere un processo delicato e richiede un approccio sistematico. Ecco alcuni passaggi approfonditi per rilevare la presenza di codice malevolo:
- Analisi manuale dei file Per chi ha familiarità con l’accesso SSH o FTP, è possibile effettuare una ricerca approfondita. Usare comandi come:
- Scansione con plugin di sicurezza Utilizzare plugin come Sucuri Security o Wordfence è una soluzione efficace per scansionare il sito alla ricerca di codice sospetto. Questi strumenti analizzano ogni file e rilevano anomalie come funzioni eval o codifiche base64, che spesso caratterizzano le backdoor. Wordfence, ad esempio, offre report dettagliati per ogni minaccia identificata, facilitando la localizzazione di file compromessi.
find uploads -name "*.php" -print
Questo comando permette di individuare file .php nascosti in cartelle progettate solo per contenere file multimediali. File sospetti in directory come uploads o wp-includes devono essere esaminati con attenzione.
- Confronto con file originali Scaricare una versione pulita di WordPress dal sito ufficiale e confrontare i file presenti nel proprio server può aiutare a identificare modifiche non autorizzate. Utilizzare strumenti di confronto file, come Beyond Compare, facilita la rilevazione di discrepanze.
- Monitoraggio del database Gli hacker possono nascondere backdoor anche nel database, creando utenti amministratori fantasma o inserendo codice dannoso nelle tabelle. Utilizzare strumenti come phpMyAdmin per verificare anomalie nei dati. Ad esempio, controllare la tabella wp_users per identificare eventuali account non autorizzati.
- Controllo del file .htaccess Questo file, spesso presente nella directory principale, può essere manipolato per includere reindirizzamenti dannosi o per nascondere l’accesso alle backdoor. Rimuovere eventuali righe non familiari o rigenerare il file tramite il pannello di amministrazione di WordPress.
Come rimuovere le Backdoor
Rimuovere una backdoor richiede precisione e una comprensione chiara del problema. Di seguito, i passaggi più completi:
- Eliminazione dei temi e plugin inattivi I temi e i plugin non utilizzati rappresentano un rischio inutile. Rimuoverli riduce la superficie di attacco e previene la possibilità che contengano backdoor nascoste.
- Ripristino dei file di WordPress Sovrascrivere i file di sistema di WordPress con versioni originali e pulite è una delle tecniche più sicure. Questo può essere fatto scaricando i file core dal sito ufficiale di WordPress e sostituendoli manualmente. Prestare particolare attenzione a file critici come wp-config.php.
- Pulizia della cartella uploads Ispezionare attentamente questa cartella per individuare file .php o con estensioni insolite. In caso di dubbio, rimuovere i file sospetti e caricare nuovamente solo i file multimediali essenziali.
- Scansione e pulizia del database Se il database è stato compromesso, è importante rimuovere qualsiasi traccia di codice malevolo. Strumenti come Exploit Scanner aiutano a individuare codici sospetti. In alternativa, ricostruire le tabelle del database può essere un’opzione, sebbene più drastica.
- Controllo degli accessi Modificare le credenziali di accesso al database e i permessi dei file è fondamentale. Ridurre i permessi per file sensibili come wp-config.php assicura che siano accessibili solo ai processi necessari.
- Utilizzo di un firewall Implementare un firewall a livello di applicazione con strumenti come Sucuri o Wordfence può aiutare a bloccare ulteriori attacchi e proteggere il sito durante il processo di pulizia.
- Verifiche finali Dopo la rimozione delle backdoor, controllare il sito in modalità incognito e simulare l’accesso da dispositivi diversi per assicurarsi che non vi siano ulteriori problemi. Modificare periodicamente le password e monitorare l’attività con strumenti di sicurezza migliora la resilienza del sito.
Conclusione
La sicurezza del tuo sito WordPress non è mai un compito da sottovalutare. Identificare e rimuovere le backdoor richiede pazienza e attenzione, ma seguendo questa guida sarai in grado di proteggere il tuo sito da future minacce. La prevenzione e il monitoraggio continuo sono i tuoi migliori alleati per mantenere il tuo sito sicuro e funzionante.